Una giornata a Dasty Flysim

Feb 14

Una giornata a Dasty Flysim

Ieri Venerdì 05/02/16 io (Massimo Ragni), e i miei compagni di volo del Contest di Milano Marittima, Stefano Meneghini e Giacomo Bocchio, abbiamo “incassato” il premio offerto da PVI e Dasty Flysim.

Alla nostra compagnia si sono aggiunti Ugo Mariani, Enrico Stupazzini, Alessandro Cinelli e Lorenzo Beltrani.
Il simulatore è una esatta riproduzione del cockpit del Boeing 737-800 ed è una bellissima sensazione attivare con le dita tutti i pulsanti e gli switch, e non con la solita freccina del mouse!

Io poi che sono un “patito” della partenza in Cold and Dark, adoro posizionare tutti gli interruttori nella giusta posizione, il controllo spie luminose e allarmi sonori tipo Overtemp dei motori, avvisatori di incendio nelle stive, il GPWS …… bellissimo.

Ovviamente ci eravamo già preparati delle tratte anzi le ha preparate tutte Ugo con tanto di pesi e carburante da imbarcare.
Il mio compagno di volo è Stefano. Per risparmiare tempo ci dividiamo i compiti: io eseguo l’ “accensione pannello” (che mi piace tanto) e Stefano carica i dati sull’ FMC.

Dopo circa 20 minuti ci stacchiamo dal Gate accendiamo i motori, trim e flaps, accensione Taxi Lights e rulliamo in direzione della pista 28 di Orio al Serio ( a proposito la tratta è Orio al Serio – Tessera); tengo la direzione con il volantino posto alla mia sinistra (con il simulatore a casa questo non si può fare…) e raggiungo la testata pista.

Briefing con Stefano : Se pianta motore….eehhmm…… ricominciamo da capo!!!
Poi manetta, N1 al 60%, l’allarme configurazione decollo non suona, ok premo il pulsante sulle manette per la takeoff thrust, qui non c’è il pulsante nascosto sulla vitina come sui PMDG; l’aereo lentamente prende velocità, Stefano mi chiama il controllo degli 80 nodi poi V1 e VR.

Tiro la cloche e l’aereo decolla con fatica (il modello di volo è diverso da quello della PMDG) ma decolla.
La SID da seguire è la ORI5W, ironia della sorte la stessa del contest. A causa del modello di volo differente dal PMDG non mi sento proprio padrone dell’aereo e mi rifugio nel pilota automatico; ma i miei compagni mi dicono BUUHH e allora sgancio con il pulsante sulla cloche e seguo il flight-director a mano con buoni risultati ma non senza fatica.

Raggiungiamo la fase Cruise senza problemi e comiciamo a configurare x l’atterraggio: inseriamo la STAR nell’FMC ma quello che si vede sul Navigator Display non è proprio come sulla cartina che abbiamo e inoltre noto che l’FMC non mi ha calcolato il Top Of Descent.

Capisco di essere troppo alto e comincio una discesa inserendo l’Altitude Intervention + gli aerofreni; nel frattempo cerco di mettere a posto l’FMC eliminando dei waypoint che erano ripetuti.
Alla fine il Navigator Display rispecchia la cartina. Sono ancora troppo alto e per perdere quota eseguo un 360°; nel frattempo Stefano mi prepara le radio frequenza VOR e ILS.

Durante il 360 prendo ulteriormente confidenza con l’aereo e mi sento pronto per effettuare l’atterraggio a mano. Prima però rimetto il pilota automatico così recupero un po’ di forze prima del corto finale… nel frattempo facciamo la checklist per il finale.
Fatta la checklist e configurato l’aereo per l’atterraggio a circa 2 nm dalla pista sgancio e vado a mano. Ora la senzazione di volare è molto alta grazie anche ai 3 proiettori e ad uno schermo a parabola che ti fa sentire completamente immerso nella situazione; anche lo scenario è molto dettagliato e bello.

Buon allineamento alla pista e un buon rateo di discesa… il contatto è ormai imminente, la velocita è corretta e atterro con un leggero rimbalzino … poco male, bisogna prendere più confidenza con il modello di volo.
Taxi e poi io e Stefano ci scambiamo di posto. Peccato che la distanza da Bologna sia un impedimento altrimenti ci andrei più spesso!

Massimo Ragni